sabato 25 febbraio 2017

Per illuderci e credere di essere uomini...

C'è chi perde la pazienza, e chi perde i capelli.
Io, a giorni alterni, li perdo un pò entrambi.
Ma ciò che non perdo è la fiducia nella musica.
 O almeno credo.

Le novità del momento
Gruppi italiani


10) Moda' - Lontano da tutto Voto: 5. (Non paghi di avere scritto per Bianca Atzei il brano di Sanremo, dopo essersi riappacificati persino con Emma, rieccoli a pubblicare singoli come bagole. In attesa dell'ennesimo duetto con Jarabe De Palo, questo il loro nuovo pezzo. Si anche se vi sembra di averlo già sentito è nuovo, identico ai precedenti, ma nuovo. Ma sono i Modà, ormai "puedono tutto". Boh.)


9) Sugarfree - Le tue favole Voto: 5,5. (Nati, o almeno arrivati al successo con un frontman che faceva del suo timbro vocale il suo punto di forza, sono riusciti nell'impresa di perderlo per strada e sostituirlo con uno con una voce meno riconoscibile, il tutto per fare brani comunque esattamente uguali ai precedenti. E poi ancora ho poca fiducia nei Modà.. Boh. -Ma siamo muri di cartone, bolle di sapone al sole, e amiamo farci male... abbiamo scorte di parole, frasi buone da mangiare, per farci un pò più male.. Ricordi quando tutto era una voglia.. e tu tremavi, come una foglia, sotto le lenzuola... e le tue favole sono diventate fumo..-)

8) Litfiba - Straniero Voto: 5,5. (I gruppi si evolvono, si sciolgono... si ricompongono. E se il passo successivo è la decomposizione, questi almeno a quello fase non ci sono ancora arrivati. Il più riuscito duo rock della storia della musica italiana è tornato a fare musica assieme. Pelù ha scosso la polvere di dosso e riesce a dimostrare di essere ancora uno coi controcazzi. Eppure il brano convince solo a metà. Almeno me.)



7) Gemeliers - Per incontrarti ancora Voto: 6-------. (Loro non sono nemmeno italiani veri, se vogliamo. Sono spagnoli credo, ma sull'onda del successo inspiegato di Benji e Fede la loro casa discografica li ha fatti cantare in italiano, ed è pure riuscita a piazzare il brano nella colonna sonora di uno spot per telecomunicazione. Loro ricordano un sacco i Blue nel loro italiano maldestro. Tremendamente inascoltabili, ma talmente trash che quasi rischiano pure di piacermi ahahaha.. Lungi da me, please.. Ma il testo lo hanno scritto per lo Zecchino d'Oro? Vi prego! Ditemi di sì...! - Vecchie storie e nuove strade da percorrere.. per incontrarti ancora... come stai? Sei sempre più bella, più dell'ultima volta..-)

6) Modà - Odiami Voto: 6-. (C'è chi si sveglia la mattina e fa colazione, chi resta a dormire e non piglia pesce... e poi c'è lui, che si sveglia e scrive canzoni, partorendone quasi una al giorno, al punto da fare impallidire Rihanna, come se già non stesse impallidendo per conto suo. Poi arriva il momento in cui quasi mi sembra di sparare sulla croce rossa, ma il fatto che tutti i loro brani siano terribilmente identici fra loro arriva solo a me? Nel mentre almeno questo ha un ritmo sostenuto, il che, se mi è concesso, è quasi una conquista...)

5) The Zen circus - Non voglio ballare Voto: 6. (Loro sono fra quelli che mai ho realmente capito. Con uno stile personale e in perfetta linea con lo stile INDIE che va al momento. Più parlati che cantati, quasi, però c'è qualcosa che convince sempre e comunque. Sempre estremamente Rinogaetanosi. Piacevoli, a sufficienza, ma mai abbastanza.)

4) Lo Stato Sociale - Vorrei essere una canzone Voto: 6. (Sicuro è il loro momento, loro e del genere che fanno. Inevitabile allora che senza fare esaurire l'onda lunga del successo, questi siano già usciti con un altro brano, in pieno momento d'oro del precedente. Un inizio che sembra quasi volere richiamare Vasco, un testo persino piuttosto banale seppure in grado di iniziare un tema e seguirlo sino alla fine, modificando ritmo, voce e intensità, come quasi neanche gli Elii sarebbero riusciti a fare. Curiosi, almeno quello... -Vorrei essere come la canzone che ti dice chi sei, senza fartelo capire... e restare come gli ultimi ubriaconi, a ballare l'ultimo lento a luci accese..- E alla fine del video: limone di gruppo! Boh.)

3) Decibel - My my generation Voto: 6+. (Per festeggiare i 40 anni dall'esordio, Ruggeri ha accettato di tornare con i colleghi che lo hanno portato al successo, e ha ricomposto i Decibel. Sicuramente strano il brano, sospeso a metà fra il sound di allora e qualche vena di contemporaneità. Ruggeri resta però un grande, e io sto dalla sua parte a prescindere. E il ritmo del pezzo già mi fa morire... -E morirò con la faccia al vento, e morirò mai contento e soddisfatto mai.. mai... my new generation-)

2) Thegiornalisti - Sold out Voto: 6,5. (Ormai li amo, e faccio fatica ad uscirne. Un ritmo senza troppe pretese per capolavori in musica, storie cantate e cantilene curiose con cui lasciarsi coccolare. E se anche mi sono schiantato al suolo pattinando proprio con loro in sottofondo. Io li ho già perdonati. E non potrei fare diversamente... -Vorrei morire brillo.. mentre ascolto questa canzone, sfrecciando sotto un lampione... Vorrei che in paradiso, fosse sould out, mentre in cielo risuona forte questa canzone... ti lascio il mio inno, in un silenzio profondo, per quando non ti viene sonno in una notte leggera...-)

1) Baustelle - Amanda Lear Voto: 7-. (Pota, ma come, non l'avevo ancora postata? Una delle più riuscite canzoni italiane di questo primo 2017. Così anticonvenzionale, così assurda, così insensata, così musicalmente innovativa. Un ritorno sopra le attese per uno dei gruppi che io ho sempre faticato a capire, almeno sino a questo geniale pezzo. -Orrore amico, errore mio.. che non ti ho detto neanche addio... che non ti ho detto come mai una domenica buttai, nel cesso la fotografia in cui ci stringevamo forte... I wanna be Amanda Lear, il tempo di un LP.. il lato A, l lato B, non siamo mica immortali, bruciamo, ed è meglio così...-

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