sabato 10 febbraio 2018

Sanremo 2018 - Ancora c'è una chance...

E niente, c'è poco da dire. Al di là di tutte le mie personali antipatie e perplessità, 
alla fine Baglioni la sua sfida la ha vinta. 
Premiato da apprezzamenti, critiche e ascolti.
E allora anche cercare scuse non ha più senso. 
Ma torniamo alla musica, qui i brani nè belli nè brutti, in cerca di una loro dignità che potrebbe giungere a forza di ri- ascolti...


Sanremo 2018
Top/Flop



13) Decibel - Lettera dal duca Voto: 6. (E vabbè, Ruggeri ha un timbro riconoscibilissimo e risulta piacevole anche in questo più o meno maldestro tentativo di ricordare al mondo di quanto siano immancabilmente rock. Un ritorno alle origini sicuramente da promuovere, per un brano che ha acquistato classe anche nella versione inglese in duetto con Midge Ure. Dignitossissimo.-Passano come rondini possiblità ed utopie, volano senza redini come libere armonie. Raggiungo un'altra dimensione. Se chiudi gli occhi vedi l'infinito in te, e superi i tuoi limiti più di quanto immagini.-)


12) Annalisa - Il mondo prima di te Voto: 6. (Ha aperto il festival la prima sera, dimostrando ancora una volta di essere una voce straordinaria, eternamente persa in brani non completamente adatti a lei. Non ce l'ha fatta nemmeno il duetto con lo straordinario Michele Bravi a rivalutare una canzone che, personalmente, non riesce proprio a restarmi addosso. Brava lei, sin troppo, al punto che pare fra le favorite. Ma una sua vittoria non la reggerei proprio. -Un giorno capiremo chi siamo, senza dire niente, niente di speciale, e poi ci toglieremo i vestiti, per poter volare più vicini al sole...-

11) Red Canzian - Ognuno ha il suo racconto Voto: 6. (Qualcuno, ben più professionale di me, ha detto che Red è riuscito nell'impresa di sembrare più giovane dei giovani veri. E in effetti risulta essere così. Sorprendente in un pezzo carico, quasi rock, con un ritmo tutt'altro che da canzuncella sanremese. Il duetto con Masini, anche in questo caso, ha permesso di comprendere che lo stesso brano avrebbe avuto miglior vita in bocca ad altri, ma tant'è, finisce per essere comunque godibile anche così. -Ne ho dipinte di primavere, ne ho incontrata di gente cara, ne ho percorsi di chilometri, ne ho scampati di pericoli. E sono sopravvissuto, fino a qui. C'è chi parla e ogni volta mente, c'è chi guarda e non vede niente, strana persona la gente. Ne han dette di balle gli specchi, ne han visti di imbrogli i miei occhi..-

10) Giovanni Caccamo - Eterno Voto: 6+. (Spinto, spintissimo dall'etichetta della Caselli che non smette di credere in lui. Discreto cantautore con una voce comunque piacevole, seppure il rischio di sembrare una copia non riuscita di Mengoni è sempre dietro l'angolo. Un brano che potrebbe essere rivalutato a forza di ascolti, che non ha per nulla reso sul palco. Addirittura che nel duetto con Arisa è parso subito tutt'altra canzone. Incredibili assieme. -Chiusi dentro di noi insieme io e te per sempre, senza volere niente, a parte questo nostro naufragare e cercare niente, più niente, a parte noi.-)


9) Ornella Vanoni ft. Bungaro e Pacifico - Imparare ad amarsi Voto: 6+. (C'è poco da dire, la sua inconfondibile pasta vocale può dare classe a qualsiasi cosa. Ed anche l'accompagnamento di due grandi autori prestati al canto, a farle da stampella, non riesce a scalfire l'eleganza di tutto. Molto coccolante il pezzo. E anche se già nella seconda serata aveva espresso tutte le sue perplessità in merito al suo duetto con Preziosi, dimostrando tutti i suoi limiti nella serata di ieri, il brano è sicuramente promosso. -Gioia e tristezza sempre davanti: stanze vicine, comunicanti. Gabbia di ossa, libero il cuore, hai preso dolcezza da ogni dolore. Conservo l'infanzia, la pratico ancora, la seduzione mi affascina sempre. E in fondo sentire che esiste la felicità. Abbracciami ancora una volta, mi basterà.-)


8) Max Gazzè - La leggenda di Cristalda e Pizzomunno Voto: 6+. (Va detto che dal titolo avrei scommesso che sarebbe stato il mio brano dell'anno, ma poi, già dalla lettura del testo, avevo iniziato a maturare tutte le mie personalità. Eppure ha finito per essere un brano di nicchia, quasi una fiaba. Tremendamente particolare, tremendamente fuori contesto e fuori gara. Ma lui può. Forse poteva giusta osare di più nel duetto.. -Perchè poveretta, già avevano in cuore, i muscoli tesi del bel pescatore, e all'ennesimo suo rifiuto, un giorno fu punito. Ma io ti aspetterò.. io ti aspetterò, foss'anche per cent'anni ti aspetterò.-)


7) Nina Zilli - Senza appartenere Voto: 6+. (Un tempo qualcuno disse che era la nuova Mina, e va detto che vocalmente ha sempre una sua cazzo di personalità. Intensa anche stavolta, anche se ha sicuramente funzionato di più in altri brani suoi. Un tentato omaggio alla donna, credo contro la violenza, parzialmente riuscito, anche nel credibile duetto con Cammariere. Forse troppo enfatica. Ma ne esce a testa alta. -E io, cosa cercavo io? E cosa ho trovato? Schegge di felicità. Cerco una colpa per restare qui, a vivere i ricordi, io, volevo salvarmi io, e poi perdonarmi, della vita che ho spaccato, dell'amore che ho buttato io..-)

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