mercoledì 13 febbraio 2013

Se di scarti dobbiamo parlare..

Sanremo. Inevitabile. Lo aspettavo da giorni. E devo dire che la prima metà dei brani è stata una infausta delusione. Perchè le canzoni erano decisamente sotto la media. E la scelta di farne cantare due allo stesso artista è stata ineluttabilmente devastante. Perchè pare che un pò tutti abbiano scelto di puntare su un pezzo, lasciando all'altro brano semplicemente il compito di riempire spazio. Sprecandolo. Ormai è andata. Spero almeno che una volta eliminati gli scarti il Festival acquisti un pizzico di ritmo. Anche se, se di scarti dobbiamo parlare, dei 7 artisti di ieri dovrebbero arrivare in finale giusto in tre.. beh vabbè..
 
Le novità musicali
Sanremo 2013.
 
14) Maria Nazionale - Quando non parlo Voto: 1. (Il testo aveva anche una sua discreta dignità. Lei, strizzata in un abito rosa che la fa sembrare un perfetto confetto da matrimonio. E una voce potente non basta a farmela piacere. Praticamente il nulla..)
 
13) Simona Molinari e Peter Cincotti - Dr. Jekill & Mr. Hyde Voto: 4. (Non basta il nome di un grande artista come Lelio Luttazzi fra gli autori per fare di un pezzo un capolavoro. Soprattutto per un'aspirante cantante forte soprattutto per la voce che invece ieri ha persino rischiato di sembrare incerta e stonata. E non basta nemmeno la calda voce english di Cincotti per tenere a galla il pezzo..)
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12) Daniele Silvestri - Il bisogno di te (ricatto d'onor) Voto: 4+. (Un pezzo che più lo senti e più ti accorgi che non dice niente. Uno scioglilingua, come ha ammesso lui stesso, messo lì apposta perchè doveva, per fare da trampolino di lancio all'altro suo brano, da un risvolto più politicamente impegnato. Gisuto che qualcuno più saggio di me ha già definito questo Festival come un Concerto del Primo Maggio.. e come dargli torto?)
11) Simona Molinari & Peter Cincotti - La felicità Voto: 4,5. (Lui più lo senti e più sembra bublè. Il che è sicuramente un meritato complimento. Il problema è lei, che ha preferito esagerare con le paillettes piuttosto che con la voce. E se questo è l'unico duetto dell'anno, beh, mi sa che sento terriible nostalgia per Lola Ponce e compare..)

10) Raphael Gualazzi - Senza ritegno Voto: 5. (Ieri non è che ha fatto chissà che figura. Al punto che mio padre stesso stamattina ha finito per chiedermi come sia possibile che sia considerato un cantante. Eppure la versione registrata finisce per correggere tutte le sue incertezze e imprecisioni. Per un brano che però sembra ancora una volta perfetto per uno spot. Ma non per l'Ariston magari..)
 
9) Maria Nazionale - E' colpa mia Voto: 5. (Non amo particolarmente la musica napoletana, ma devo ammettere che da Nino D'Angelo in poi ho riscoperto un fascino insano dello stile partenopeo. Ma vale che lo lascio sul palco. Ascoltabile e apprezzabile come esibizione. Ma per dio, lasciamolo lì. Le radio non l'avranno. E, con rispetto, credo che sia giusto così..).
 
8) Chiara Galiazzo - L'esperienza dell'amore Voto: 6-. (Ancora una volta la versione registrata corregge l'esibizione live. Perchè lei ha una voce straordinaria e il testo è targato Tiromancino. Ma il rischio dietro l'angolo è la noia, soprattutto dopo un esordio by Ramazzotti. Lei finisce per ricordare un pò Noemi che canta La costruzione dell'amore, ma si sa che la provenienza è la stessa. Forse da riascoltare. Ma sicuramente non abbastanza forte per vincere. E infatti, ha già abbandonato la gara ieri sera.. -ma valeva davvero la pena rinunciare alla Oxa per lei?-
 
7) Chiara Galiazzo - Il futuro che sarà Voto: 6. (E finalmente un pò di ritmo. Per un brano sicuramente meno terribilmente romantico del precedente. E per un testo che porta tracce dei Baustelle in ogni singola virgola. Quasi un tango. Ed è evidente il richiamo ai Matia Bazar, specialmente nel ritornello. Manna per Sanremo. Ma quasi uno strazio per le radio. Soprattutto quando finirò per capitarci sopra.. - Fare l'amore ci fa sentire così moderni. ma a volte la vita è così, come un'anestesia.. e se il giornale ci da' l'idea del presente.. l'arte e la follia chi le cullerà?- )
  
6) Marta Sui Tubi - Dispari Voto: 6. (Tentativo di portare la musica indipendente sul palco. Nonostante tutto, riuscito. Perchè se gli Afterhours e i Marlene Kuntz erano sembrati incerti e spaesati, loro sono riusciti nell'intento di restare se' stessi. Con tanto di look apparentemente criticabile, ma secondo me dannatamente vincente. E per un brano che promette molto più di quanto sembri. Forse troppo parlato per Sanremo, che non digerì nemmeno i Negramaro quando ci passarono. Sublimi, indubbio. Ma il meglio deve ancora venire.. più sotto :P)
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 5) Raphael Gualazzi - Sai (ci basta un sogno) Voto: 6+. (Se c'è una cosa che gli va riconosciuta è che sa costruirsi pezzi su misura, così intrisi della sua voce e della sua personalità che perderebbe ogni senso farne una cover. Ed è ancora una volta la versione in studio a salvarlo e permettere di apprezzare le sfaccettature e l'originalità del pezzo. Ottimo testo, seppure con un ritornello ancora da carbuarare...)
 
 4) Daniele Silvestri - A bocca chiusa Voto: 6,5. (Era la mia punta di diamante. Grandi aspettative e grandi speranze, inevitabilmente tramutate in una sottospecie di delusione. Perchè il testo è degno del migliore Silvestri, ma il brano sembra non avere per nulla la forza che speravo.. Che poi, presa singolarmente, è bella anche la musica. Ma l'insieme suona ostico, e sembra incepparsi in più passaggi senza fluire quanto vorrei. Ma resta uno dei più grandi cantautori che abbiamo. Sempre e comunque. -E partecipazione certo è libertà, ma è pure resistenza, e non ho scude per poteggermi, o armi per difendermi, o caschi per nascondermi, o santi a cui rivolgermi ma ho solo questa lingua in bocca e forse un mezzo sogno in tasca e molti.. molti errori. Io però li pago tutti..-)
3) Marco Mengoni - Bellissimo Voto: 6,5. (Testo firmato Gianna Nannini e Pacifico. Praticamente una certezza. E ancora di più se finisce in bocca a Mengoni. Un ritornello immediato che ricorda a tratti "Notti magiche" dei mondiali di anni fa. Si lo so, solo a me. Va detto che per sentirlo in radio dovremo attendere ancora un pò, perchè in gara è rimasto -meritatamente- l'altro pezzo. Peccato, per certi versi, perchè il brano ha una sua indiscussa dignità e non è certo da meno degli altri pezzi ascoltati ieri sera, anzi.. Ecco, magari avrei rivisto le rime.. -rimani accanto, non smetti mai, di darmi fuoco, mi brucerai.. rimani addosso, ma tu proteggimi, dal mio dolore e dalle parole..-)
2) Marta sui Tubi - Vorrei Voto: 7. (Niente gelato al pistacchio per la Littizzetto, ma un'ottima canzone per noi all'ascolto. Ed era ora. Per uno stile di intonazione ancora così disturbante per il palco dell'Ariston, da sempre patria del "bel canto". Ma se le voci devono essere quelle di Maria Nazionale & Co, direi che io mi ascolto diecimila volte più volentieri loro. Grande pezzo, si l'ho giò detto, ma non mi guasta ripeterlo..)
1) Marco Mengoni - L'essenziale Voto: 9. (Quando si dice un amore al primo ascolto. Perchè io non sono nemmeno mai stato un fan di Mengoni, ma già non so come uscirne. Non so quante volte l'ho già sentito da ieri. Per un brano di un'immediatezza disarmante. Tanto che prima ancora che finisse il pezzo, sapevo già il ritornello a memoria. Per un Mengoni più furbo che mai. E inaspettatamente controllato. Perchè se c'è una cosa che non ho mai sopportato in lui era proprio il continuo gorgheggiare vocalmente, stavolta invece ridotto all'osso. E amo pure il testo. -Sostengono gli eroi: se il gioco si fa duro è da giocare. E mentre il mondo cade a pezzi, io compongo nuovi spazi.. e desideri.. Ma non accetterò un altro errore di valutazione.. l'amore è in grado di celarsi dietro ad amabili parole.. che ho pronunciato prima che, fossero vuote e stupude..- Però sa di già sentito. Fubrissimo Marco. Per me ha già vinto.)


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