mercoledì 10 maggio 2017

Una treccia per domarli...

Eurovision Song Contest 2017.
A sto giro ho ceduto.
Complice una serata fra Amici.
E quelle cazzo di lasagne gorgonzola e radicchio.

18 finalisti. Giusto 6 meritevoli di menzione.
Al punto che non capisco se nel resto d'Europa ci tengano proprio a non vincere.
O se proprio solo hanno gusti di merda.

Inascoltabili le donne.
Dalla greca che pare un mix fra Liv Tyler e Belen, e la albanese che sembra la brutta versione di Madonna.
Dalla Armenia, che pare una Kylie invecchiata sino a quella islandese, con un abito azzardato e degli zigomi che arrivano al cielo.
Dimenticabile anche la bionda tutta tette della Polonia o la riccia della Georgia da un'età indefinibile, almeno quanto la sua canzone.
inguardabile la tizia dell'Azerbaigian, salvata giusto da una coreografia meno indecente del nulla attorno a lei.
Inascoltabili i Finlandesi, con una specie di Adele non convinta.
Carini da guardare i Lettoni.. un pò Aqua.. un pò Avril Lavigne.
Curioso, seppure tutto sommato noioso, il portoghese che, per essere originale, ha cantato in portoghese. Non che il nostro Gabbani sarà da meno, comunque...
Totalmente dimenticati, poi, la Republica Ceca e il Bublè dei poveri, dalla Slovenia.

Anche se, lo ammetto, il video della ceca è proprio bello.
E anche il pezzo forse...
MARTINA BARTA - My turn
Voto: 6.


6) CIPRO: Hovig - Gravity
Non lo so, niente di particolarmente straordinario, ma nell'insieme del tutto l'esibizione ha funzionato.
Il suo look, lui, la sua voce, la specie di coreografia che lo ha accompagnato.
E tutto sommato anche il pezzo. Ascoltabile anche il giorno dopo.
E se anche non saprei collocare Cipro su una cartina, me lo ascolto volentieri uguale. 
Voto: 6-.

5) AUSTRALIA: Isaiah - Don't come easy
Giusto che l'Australia è Europa come solo lei sa.
Per quest'anno ha scelto di schierare l'anello di congiunzione fra l'uomo e la scimmia. Forse proprio della scimmia di Gabbani.
17 giovanissimo con delle sopracciglia che gli occupano tutta la faccia.
Per il resto ieri era stato letteralmente mangiato dal palco.
Ma vale un ascolto e una menzione.
Voto: 6.


4) MONTENEGRO: Slavko Kalezic - Space
Il re della trash, in mezzo al "praticamente nulla".
Un brano assolutamente dimenticabile, per una performance che di dimenticabile non ha nulla. Giusto che era talmente "fuori" da restare nella memoria eterna.
Purtroppo, inspiegabilmente, non me lo hanno portato in finale.
Odio tutti. A parte la treccia di Slavko ovviamente.
Da vedere anche il video originale, comunque. Imperdibile.
Voto: 6.


3) SVEZIA: Robin Bengtsson - I can't go on
Due occhi di viaggio e un'esibizione che ricorda gli OK GO.
Centrato anche il tema della diversità, coi ballerini promiscui.
Il brano è un filo ripetitivo ma il ritornello, a suo modo, funziona. 
Finale meritata. 
Voto: 6+.


2) MOLDAVIA: Sunstroke Project - Hey mamma!
Tre allegri biondini. A metà fra Roy Paci e i Maroon 5.
Geniali su quel palco, al punto che potrebbero essere i miei personali vincitori.
Divertenti e forti di un brano comunque riuscito e coinvolgente.
Riuscita anche la performance live.
Forse persino più del brano registrato.
Voto: 6,5.


1) BELGIO: Blanche - City lights
Sul palco un filo troppo statica, ma il brano è davvero bello.
Roba quasi sofisticata e che ricorda altro. 
Riuscito anche quel suo timbro convincente.
Amo.
Voto: 6,5. 

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