E l'ondata sanremese quest'anno non è sopravvissuta al mese, trascinandosi stanca fino a lasciare spazio ad altri artisti italiani che hanno scelto di rilanciarsi tramite altre occasioni. Decisamente più riuscite. E mentre ancora mi sono re-innamorato del pezzo dei Tiromancino, ed è ormai la quinta volta quest'anno.. sotto a chi tocca! E tocca a loro..
Le novità del momento
- Artisti italiani -
10) Roby Facchinetti - Un mondo che non c'è Voto: 4-. (Oddio ma ora buole fare il solista? Nessuno gli ha detto che è finita la sua era? Mai come stavolta rischia di sembrare la copia meno nota di Albano. Vocalmente impeccabile, ma è fra le cose più noiose che abbia sentito in vita mia..)
9) Enrico Ruggeri - L'onda Voto: 5. (Ma allora i tuffi nel passato vanno proprio di moda. Qui un Ruggeri che pare tornato ai tempi dei suoi successi quelli veri, e non nel senso positivo del termine. Forse ci ha provato ad evolversi, ad adeguarsi allo scorrere del tempo, a realizzare che siamo ormai nei 2014. Forse si è accorto di avere fallito e allora ha reinventato se stesso di anni fa. Il grave è che le radio gli danno corda pure. Mah.. -Siamo fragili e smarriti, senza direzione.. addomesticati dal miraggio della partecipazione..Purchè si nuoti sull'onda!-)
7) Giuliano Palma - Un bacio crudele Voto: 5,5. (Seppure praticamente nessuno ha realmente notato la sua presenza al Festival, va detto che il suo brano qualcuno ha il coraggio di passarlo in radio ed è sorprendetemente uno dei più orecchiabili. Questo l'altro brano, quello escluso, che più lo sento più mi pare un Celentano che canta Nina Zilli che rifa' "l'amore verrà". E allora, con tutto rispetto, ne faccio anche a meno.. -Il silenzio fa rumore dentro di me.. si spacca l'amore e il cielo su noi..-)
6) Caparezza - Cover Voto: 5,5. (Non so. Caparezza è un altro che ha alti e bassi. Fa pezzi straordinari, furbi, avantissimo. E poi esce con queste cose, sicuramente altrettanto meritevoli di ascolto e non scritte a caso. Ma che finiscono per piacermi quasi zero. E, nel mentre, ci ha pure piazzato un omaggio alle copertine degli album rock che hanno fatto storia. O almeno è ciò che credo di avere colto.. -Crescere diventa una tortura come col vodoo... meno sognanti, più disllusi, più tristi, .. il mondo mi da le spalle come Bruce Springsteenn..-)
5) Simone Patrizi - A parole mie Voto: 6. (Chi se lo ricorda lo può fare per uno straordinario pezzo che lo aveva reso protagonista a un Sanremo di una vita fa. Ora è tornato, praticamente per caso, per un brano di Braccialetti Rossi. E va detto che vocalmente è decisamente più in forma del previsto. Nella sua brillante semplicità. A me piaciucchia. Che altro demandare? -Le pagine che leggo e che rinvio raccontano di me, somigliano un pò anche a me.. la felicità si merita e felice lo sarò presto..! E non lo sapremo mai quale destino è in mano a noi!-)
4) Francesco De Gregori - Omero al Cantagiro Voto: 6. (E qui parliamo di De Gregori, quindi una certezza. Per un pezzo che sa coccolare come ogni suo straordinario pezzo. Un artista che non passa mai di moda, amato dai colleghi e dagli addetti ai lavori. E, assolutamente, amato persino da me! -Di ferro di fuoco di sangue d'amore e passione.. lo sai che privato e politico si confondono spesso.. sarà diversa la musica, ma il controcanto è lo stesso. Servono piedi buoni per la salita, fortuna e talento e calli, sulla punta delle dita...-)
3) Vasco Rossi - Dannate nuvole Voto: 6,5. (Non lo so, penso di Vasco quello che penso anche di Giusy. Che gli mettono addosso pezzi a loro modo potenzialmente belli ma che loro riescono a buttare senza impegno e senza sforzo. E' che Vasco è Vasco e piace sempre e comunque. Ma non a me. Eppure il pezzo ha un suo fascino recondito, con tanto di riferimento musicale autocelebrativo ai suoi momenti migliori. Decisamente meglio dei suoi pezzi degli ultimi anni comunque. Seppure il testo non è certo pura poesia. :P -Niente dura, niente, lo sai.. però tu non ti arrenderai. Chissà perchè..-)
2) Francesco Renga - Ad un isolato da te Voto: 6,5. (Altro brano escluso da Sanremo in favore dell'altro, non a caso scritto da Elisa. Questo è invece opera dello stesso autore dell'Essenziale, non a caso al primo ascolto rischia di farlo sembrare la copia di Mengoni, seppure vocalmente non è certo da meno. E' che poi nel suo fluire l'ho riscoperto in questi giorni. Rischiandone quasi la dipendenza. Se al primo ascolto mi ha fatto schifo, funziona che ora mi rocca ritrattare :P -Piuttosto che essere normale hai scelto di essere felici.. ammetti di essere capace di amare e non lasciarti amare.. perchè non riesci a sopportare il peso delle mie parole.. E hai sentito dire che l'amore, vive solo a un isolato da te..-)
1) Cristiano De André - Invisibili Voto: 7. (Assolutamente autocelebrativo. Tanto l'ho odiato prima di arrivare al Festival, tanto rischio di dovere cambiare idea, ora più che mai. Per un pezzo che, pur eliminato alla prima puntata, è riuscito a vincere comunque un premio. Per un artista che non è suo padre, ma che sta inaspettatamente invecchiando bene. Un brano intenso che forse ha solo bisogno di tempo per arrivare. Decisamente da rivalutare.. -Noi, sempre oltre i nostri limiti, quelli che era una scommessa da non perdere mai.. Tu eri fortissimo ad inventarti la verità, io liberissimo di crederla, o non crederla.. ma eravamo invisibili, e non ci vedevano mai..-)
s.b.t.) Rino Gaetano - A mano a mano Voto: 6,5. (E poi può capitare che qualcuno resusciti inaspettatamente un brano del passato. Giusto che almeno la musica possiamo resuscitarla, non potendo resuscitare mai. E a farlo è stato Ozpetek, che ha scelto il brano come colonna sonora del suo film, permettendo al brano di essere conosciuto anche ai giovani ignoranti musicali come me. Che se sul giovani si può discuterne, sul resto decisamente no. Perchè questo è un ottimo bravo. E io, maledetto me, non lo conoscevo. Fermo come molti a ricordare Gaetano solo per pezzi più dannatamente banali. Un mito che merita di restare tale. Punto.)
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