lunedì 22 aprile 2013

Perchè il diavolo sta nei dettagli..

Mi sa che devo esssere inaspettatamente allergico (scusate, si dice intollerante) a qualche strano alimento contenuto nella pizza di ieri. Perchè mi sto lentamente gonfiando (scusate, si dice sto fermentando) a dismisura. E in attesa di scoppiare, ecco un pò di ometti italici..
 
Le nuove canzoni del momento - Aprile 2013
Artisti italiani
 
 8) Gue Pequeno - Business Voto: 3. (Io già non lo reggo in gruppo, coi Club Dogo, figuriamoci se posso anche solo vagamente approvare una sua possibile strada da solista. Insopportabile il genere, sopravvaltuato il testo e le rime. Eppure i giovani di oggi lo amo. Ma io glielo lascio tutto, indubbio.. -Stai sukando e strisci, come fa una Visa..- Eh?!)
  7) Ron - L'anno del topo Voto: 3+. (Una delle voci più melodiche della nostra musica, inspiegabilmente dimenticato dal tempo e dai suoi stessi fan. Un pò troppo buonista e un pò troppo Morandi, e non basta certo un coro di voci bianche a rendere convincente un brano totalmente privo di spunti di genialità. Peccato. Perchè io lo stimo comunque.. o almeno credo..)


6) Nek - Hey Dio Voto: 4,5. (Nek resta Nek. E per apprezzarlo in fondo basta lasciarlo scorrere e ascoltarlo di sfuggita, senza soffermarsi sul testo, che altrimenti potreste pure realisticamente rabbrividire. E dire che qualcuno ha osato scrivere che questo era il pezzo più intenso dell'album. Al che mi arrendo.. -Fortuna ch Hey Dio vorrei sapere anche io se questo mondo malato può ancora essere mio, e se il domani che arriva è molto peggio anche di così..-)
 
5) Er Piotta - Sei meglio te Voto: 4,5. (Perchè Piotta non è solo Supercafone, anche se nessuno riesce a metterselo in testa. Poi, certo, ha fatto indubbiamente canzoni migliori di questo esercizio di parole. Qui sembra veramente orecchiabile e easy, certo, ma ha veramente poco da dire e da lasciare. Speriamo solo non venga ricordato per sta cosa o altrimenti il fatto che sia sparito dalle radio mi tocca anche capirlo e giustificarlo un pò.. :S)

4) Fabrizio Moro - Sono come sono Voto: 6-. (Niente, la sua svolta di rock deciso proprio non riesce a convincermi. La voce è indubbiamente la sua, e i testi continuano a risentire della sua decisa mano, il che resta comunque un bene. Ma il sound sembra avere avuto una svolta dallo stile Vasco a quello di un Jovanotti del passato. Peccato che sia arrivato in ritardo di qualche anno.. Fortuna che almeno ha un qualcosa di fondamentalmente radiofonico, e fortuna che io continuo ad apprezzarlo, nonostante tutto. -Sono come sono sono come sono.. l'uomo nell'ipotesi grande di qualcosa che non sono, mi chiedo cosa sono.. io cerco un equilibrio esistenziale, piscofisico e morale, che mi aiuti a realizzare i sogni, in pratica sto proprio male, non so più comunicare e le notti sono come i giorni.. mi chiedo cosa sono, nel bene e nel male-)
 
3) Marco Mengoni - Pronto a correre Voto: 6-. (Pare che il video sarà una figata. Una corsa infinita in cui Mengoni incontra e supera tutta una serie di persone che rappresentano l'evoluzione del tempo e dell varie fasi della vita. Ma non è ancora pronto, per ora c'è solo la canzone. Che sarebbe poi il secondo singolo, anche se tecnicamente per me è già il quarto se conto anche Non passerai e Bellissimo. Brano decisamente immediato e radiofonico, ma sicuramente troppo nello stile di un Mengoni fa che a me piaceva manco un pò. Gli ho preferito gli altri pezzi, ma so che le radio e i fan pià accaniti sapranno stimarlo anche così..-100 grammi di sole, non serve l'amore se poi diventa cenere, non mi prenderai nè oggi nè mai.. grazie per avermi fatto male, non lo dimenticherò.. grazie, io riparto solo, controvento, ricomincerò.. e sarò pronto a correre.. per me.-
 
2) Marco Masini - Aspettami lì Voto: 6. (Indubbio. L'inizio ha una forza inaspettata e ti riconduce, mano per mano, negli anni Novanta e nei suoi pezzi più forti. Canzoni d'amore e non. Forse manca proprio di un inciso che abbia la forza dei suoi pezzi del passato. Ma la nostalgia fa da padrone, e Masini resta Masini. Anche se parla di un padre che vuole recuperare il rapporto con il figlio. E io mi sono già innamorato, anche se mi manca ancora stabilire di chi.. Terribilmente dolcissimo. -Guarda oltre l'orizzonte, un pò più in là.. qui sotto un altro cielo ci sono io, e sotto nuove stelle ti penso anch'io, speranze un pò ne avevo quando partì, ma adesso quella più dolce è portarti qui, con i tuoi ricci disobbedienti, un pò come te, mentre tu stai crescendo senza di me. Ricordo tutti gli odori, la nostra via, ma evapora in un secondo la nostalgia.. E siamo tutti naufraghi in balia, di un'onda che ti spinge o spazza via..-) 
 
  1) Marco Mengoni - La valle dei re Voto: 6+. (Testo di Cesare Cremonini, una collaborazione vincente, e non solo sulla carta. Il tocco magico di Cesare si sente tutto, e la voce di Mengoni sembra sposarsi alla perfezione con il pop furbetto e sempre più maturo dell'ex Lunapop. Certo resta che non è questo la punta di diamante dell'album. Ma il brano è un buon pezzo. E mi basta questo.. non so a voi..)
 

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