sabato 7 novembre 2020

In fondo è solo un sorso, la felicità...

Pittore. Idraulico. Elettricista.
Quale dei 3 viene prima?

Le novità del momento
Artisti italiani

10) Claudio Baglioni - Io non sono lì Voto: 5. (In passato scrisse "io sono qui". Probabilmente voleva ribadire il concetto, o forse solo è ancora lì ad aspettare. Inutilmente. Brano decisamente sotto le più rosee aspettative. Anche a livello di costruzione del pezzo, dannatamente banale..)

9) Edoardo Bennato - Non c'è Voto: 5+. (Per veri fan. Un vero e proprio richiamo ad altri pezzi suoi, con l'inconfondibile timbro e il mai variato modo di cantare. Nel dubbio, a me continua a non piacere.)

8) Marco Carta (ft. Angemi) - Domeniche di Ikea Voto: 5,5. (Il ritorno che non ti aspetti, in pieno "soft" lockdown. Brano orecchiabilissimo per un testo con un testo quasi imbarazzante, quasi come il titolo. Ma vocalmente regge il confronto e sorprende il ritornello, che vira verso la dance. Ma il testo, ad ascoltarlo, è veramente basico. -Non lo so, quale sia la forza mia, la vita è un ring ed io sarò Rocky Balboa.-)

7) Andrea Bocelli - You'll never walk alone Voto: 5,5.  (Non serve che dica che ho perso ogni sorta di stima in lui da quando si è messo a fare il negazionista covid. Per il resto c'è poco da dire, bella voce, bel canto, brano non all'altezza dei suoi veri successi. Punto.)

6) Majello - Da quando non ci sei tu Voto: 6-. (C'è da dire che non molla, con qualcosa come 6.000 canzoni all'attivo di cui forse 2 di vago successo. Nel tempo ha cambiato nome d'arte, occasione, timbro vocale e stile interpretativo. Ma non molla. Qui con l'ennesimo brano ben cantato, ma senza reale futuro...)

5) Briga - Nessuna pietà Voto: 6-. (Indubbio che il punto di forza sia il testo, giusto che il modo di cantare e il flow sono ormai comuni a molti che fanno il medesimo genere. E alla fine di tutto il feedback è vagamente positivo, giusto che tutto finisce per suonare piacevole. Credibile nel ruolo, quale valida alternativa al trap..)

4) Sfera Ebbasta - Bottiglie Privé Voto: 6-. (Molto meno ragazzino volgare che nei suoi precedenti pezzi. Quasi un vero e proprio tentativo di crescita, in questo pezzo apparentemente pi maturo. Eppure continua a parlare come un sedicenne qualunque. -E ho cambiato vita e lei ha cambiato me. Ma bottiglie e privé non valgono niente. Si fanno la foto e poi non rimane più niente, fra bottiglie e privé-)

3) Jack Jaselli - Ultimo addio Voto: 6+. (Non è mai realmente riuscito a lasciare al segno a sufficienza per essere amato e apprezzato a livello nazionale. Eppure dalla sua ha uno stile molto personale, che qui riemerge tutto, compresa la sua particolare pasta vocale. Uno stile molto internazionale nel sound, a metà fra Zucchero e James Morrison... -E tempo a mi sono mangiato il cuore, per non fartelo più trovare..-)

2) Maldestro - Il panico dell'ansia Voto: 7-. (Magari in molti non lo ricordano ma è stata una delle rivelazioni di un Sanremo Giovani di pochi anni fa. Buono il ritmo, lo stile e la personalità. Un pò sull'onda di Brunori Sas. E il brano comunque funziona. -E fermami le mani addosso, in fondo è solo un sorso la felicità. E devi berla tutta, che questa vita è una... E sono stato male, male, male ed ho creduto che era meglio così... -)


1) Marco Guazzone - Con il senno di poi Voto: 7. (Abbandonato il progetto Stag, si ripresenta col suo nome, con tutto il suo stile, la sua classe e la sua voce. A me piace molto questa matrice classica coniugata al pop. Elegantissimo, con tanto di mano sul capo di Elisa, che presta la voce per i cori. Bel pezzo, ben costruito. -Ti raggiungerò ammaestrando i giganti, ti riporterò, ma con il senno di poi.-)

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