venerdì 17 febbraio 2012

Ricordarsi di ricordare ai cantanti che si beve dopo l'esibizione, non prima, grazie..

E finalmente i duetti internazionali. O almeno così mi sarebbe piaciuto poter dire, perchè si è invece rivelata una delle serate più disastrose del Festival. Al punto che addirittura, come qualcun'altro ha scritto più argutamente di me, pareva di essere a I migliori anni di Carlo Conti, molto più che a Sanremo.. peccato, perchè le potenzialità e le aspettative erano davvero alte...

Speciale Sanremo
Le cover
14) Chiara Civello e... Shaggy - Io che non vivo Voto: 1. (E credo che non potesse iniziare peggio. il primo duetto è qualcosa da fare accapponare la pelle e costringerti ad aggrapparti saldamente al divano per non perdere tutte le forze che si possiede. Perchè Shaggy saltella cantando un pò quello che gli pare, totalmente annebbiato dalla visione della provocante scollatura della Civello, che parrebbe davvero l'unica cosa a fuoco dell'intero pezzo. Già perchè pure lei finsice per perdersi in più punti, creando qualcosa di totalmente caotico che finsice per essere tutto, tranne che un duetto... peccato, perchè in origine il pezzo era pure un ottimo pezzo..)

13) Samuele Bersani e ... Goran Bregovic - My sweet Romagna Voto: 2. (Come rovinare un capolavoro. Versione a mio parere totalmente insensata, cantata da un romagnolo Doc che però ne ha voluto dare una versione innovativa finendo per svalorizzarne completamente tutti i punti di forza. Bersani sempre più delusione quest'anno. E non ce n'è proprio..)
12) Matia Bazar e... Al Jarrau - Speak softly love Voto: 4. (Lui sarà pure stato un grande, è indubbio, ma ieri sera sembrava veramente un vecchietto raccolto al parco, come lo ha definito il giornalista del mio quotidiano locale. Il brano è tratto direttamente dalla colonna sonora del Padrino, ma da qui a considerarlo uno dei capolavori della musica italiana, ci passa un intero bastimento. Ancora una volta troppe voci, magari singolarmente valide, ma totalmente prive di senso assieme. E vogliamo parlare del finale?! Io ho ancora i brividi... e non certo per l'emozione!)

11) Gigi D'Alessio, Loredana Berté e ... Macy Gray - Almeno tu nell'universo Voto: 5. (Lui, impronunciabile, è riuscito a non azzeccare una nota una prendendo tonalità a caso. Quindi lascia lo spazio a lei, sorella dell'artista originale, che si è inaspettatamente difesa quasi bene, mostrando a tutti però che no, di Mia ce n'era solo una, e ora non c'è più. E poi lei, Macy Gray, una delle voci più strepitose al mondo, ieri probabilmente vagamente fuori forma. Qualcuno le spieghi che non è in quello che avrebbe dovuto sembrare la Winehouse. Troppe voci diverse, che non si sarebbero unite fra loro nemmeno con due chili di Attak. Ma poi.. e il cappotto? Ma hanno risparmiato anche sul riscaldamento al Festival? Bah..)
10) Lucio Dalla, PierDavide Carone e ... Mads Langer - Anema e' core Voto: 5. (Io, con tutto rispetto, vorrei un pò capire chi è che ha scelto i pezzi da omaggiare. Giusto che a momenti una marcia funebre sarebbe stata più allegra. Qui addirittura cercano di far cantare in napoletano un artista danese. Che finsice per oscurare totalmente il povero Carone che, mi spiace dirlo, non regge il confronto.. e ancora una volta un duetto che di "sentito" sembra avere poco nulla.. ma ormai ci ho rinunciato.. )
 
9) Dolcenera e... Professor Green - My life is mine Voto: 6-. (E così finisce per confermare di essere lei la meno "vecchia" di tutto il Festival, proponendo il duetto meno sanremese e più futurista di tutto il Festival. Potrete criticarla quanto vi pare, insinuando immotivatamente che abbia rovinato il pezzo. Ma che vi piaccia o no è forse l'unica che ha rielaborato il brano facendolo il suo, e non scimmiottando l'originale, attribuendogli una personalità propria. Seppure finisca per apparire in alcuni punti come un pezzo da pianobar. Non mi ha fatto impazzire, ok, ma perchè no?)

8) Emma Marrone e... Gary Go - Il Paradiso Voto: 6-. (Io adoro questa canzone. E adoro Emma, e adoro la voce di Gary Go. Gli ingredienti per un capoalvoro c'erano tutti, peccato che allora siano state amalgamati un sacco male. Strepitosa lei -anche se lo è poi stata decisamente meno nel brano successivo, che non era esattamente nelle sue corde-, meno lui, che non pareva essere del tutto a suo agio. E coperto da improponibili occhiali oscurati finisce per fare una performance a malapena sufficiente, e senza esuberanze vocali. Comunque piacevoli. Ma risentivano di non avere palesemente provato molto, cosa che lei stessa conferma indirettamente quando dice di averlo visto giusto a cena... Piacevole però il controcanto finale. E finalmente un pizzico di sale in mezzo a cotanta noia...)

 7) Arisa e... Jose' Feliciano - Che Sarà Voto: 6+. (Ok, potete anche insistere che lui sia un artista grandioso. Ma sfido chiunque, e giuro chiunque, a citarmi tre pezzi suoi. Appunto.. Eppure vocalmente si difende anche arrancando, a modo suo...e la voce di Arisa è comunque piacevole, seppure a sto giro totalmente priva di un qualsiasi barlume di calore. Ok, non stona, lo abbiamo capito tutti. Ma un pò di sentimento in più ragazza mia, su...)
 6) Irene Fornaciari e... Brian May & Kerry Elis - I Who have nothing Voto: 6,5. (Meritatissima standing ovation finale. Ma stiamo parlando di Brian May, dei Queen... Con lui, le grida di due vallette per caso, che riescono a sfruttare appieno tutta la potenza vocale di cui sono contraddistinte. Fra l'altro Irene, pur risultanto piacevole da ascoltare, forse per la prima volta in vita sua, non regge il confronto con la bionda, protagonista del musical dei Queen. Ma l'impostazione da musical di sente tutta, il che finisce per deludere un pò. Perchè qui si tratta solo di potenza e non di intensità. E se ci fate caso è lì che sta la mancanza di un vero valore aggiunto... specialmente nel pezzo in cui le due voci cercano di rincorrersi, finendo per farle sembrare una gara a chi ha l'acuto migliore. Ed è lì che itnerviene la chitarra di Brian May a salvare il tutto. Riportandolo ad altezze musicali inattese... )

5) Marlene Kuntz e... Patti Smith - The World became the world Voto: 6,5. (Forse è ancora una volta il pezzo a salvare il tutto. Perchè lei è Patti Smith, e non le si può dire niente. E loro sono una delle realtà più interessanti della scena underground italiana. Seppure magari la voce non sia il punto di forza di Godano, anche se nel suo storico duetto con Skin se l'era cavata decisamente bene, anche se si, in effetti ne ho sentito solo la versione registrata. Ma mi sa che mi sto perdendo. Esecuzione comunque di buon livello. Nonostante ancora una volta le attese erano di ben altra levatura.. -se vi capita ascoltateveli anche in Because the Night, là si che la Smith ha brillato-)

4) Eugenio Finardi e ... Noa - Torna a Surriento Voto: 6,5. (Vergognosamente tradotta in "surrender", una delle più note canzoni partenopee. Atmosfera classica e palesemente napoletana, ricreata da un'artista araba, avvantaggiata forse dal fatto che per taluni certi di vista le due realtà si somigliano molto, musicalmente palrando. .Geniale anche il contributo di Finardi che ne rirpopone la versione inglese con una grinta e una carica decisamente inaspettate, finendo per farlo sembrare la versione italiana di Tom Jones. Finalmente una performance più che decente!!)

3) Nina Zilli e... Skye - Never never never Voto: 7. (Praticamente dovunque dopo la sua esibizione della prima sera, ho letto che costei ricordava Mina. E per non farsi mancare niente ha allora deciso di reinterpretare proprio lei. Affiancata dalla fascinosa voce di Skye dei Morcheeba. Chiudendo un occhio su come siano state disgraziatamente abbigliate, decisamente meglio a livello vocale. Duetto riuscito per due voci sicuramente valide. Anche se nessuna delle due Mina. E purtroppo si sente...)
2) Francesco Renga e... Sergio Dalma - El mundo Voto: 8-. (Impeccabile come sempre, e abbigliato con un informalissima giacca senza camicia, il nostro Francesco dimostra di non avere bisogno di sovrastrutture scenografiche, perchè può contare su una delle migliori voci italiane. Cosa riconfermata anche dalla scelta del duetto, un artista spagnolo totalmente sconosciuto a noi, che è invece a mio parere risultato la migliore sorpresa della serata. Una vocalità più che sensuale, salvo alcuni momenti in cui ricorda un pò troppo Morandi. Versione che rasenta la perfezione e che riesce a non fare rimpiangere la già di suo splendida versione originale di Jimmy Fontana. Più che apprezzabili.)

1) Noemi e... Sarah Jane Morris - To feel in love Voto: 8. (Rossa chiama, rossa risponde. Anche se quella che chiama ormai tende decisamente più all'arancione. Grandissimo e sottovalutatissimo brano di Battisti, che a giudicare dal risultato sembra scritto proprio per Noemi. In grado di stupire senza strafare, perfette sia vocalmente che nell'interpretazione. Grande classe, fino all'ultima nota.. Questo si che si chiama fare un duetto, e non ritrovarsi per caso su un palco a cantare uno sull'altro! Praticamente perfette!)

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